Scontri Spezia-Napoli: 5 arresti. Procura Federale verso richiesta porte chiuse in curva
Sarà la Procura Federale ad occuparsi degli incidenti scoppiati domenica all’interno dello stadio Picco di La Spezia. Gli scontri avevano provocato la sospensione della partita per oltre 10 minuti.
Nella mattinata di oggi sono state arrestate cinque persone, tra le quali un pregiudicato vomerese; quattro sono personaggi legati al mondo ultras spezzino. Gli arresti sono avvenuti utilizzando la “flagranza differita”, la possibilità di applicare una misura cautelare sulla base di risultanze filmate, introdotta alcuni anni fa con lo sviluppo tecnologico.
L’inchiesta sui fatti avvenuti dentro e fuori lo stadio Picco potrebbero però non fermarsi. E intanto va avanti quella sportiva. Il Giudice ha sospeso ogni valutazione in attesa delle indagini della Procura Federale.
Non si escludono pesanti provvedimenti tra i quali la chiusura di settori degli stadi Picco e Maradona per uno o più turni. A colpire particolarmente sono state quelle immagini girate con gli smartphone dalle tribune del Picco; sono le uniche disponibili visto che le tv a pagamento hanno volontariamente oscurato i fatti, una vicenda che fa discutere non poco a livello di informazione e diritti tv.
Da anni non si assisteva a scontri tra tifosi all’interno di un impianto. Anche i fatti più gravi, su tutti le morti di Ciro Esposito in occasione della finale di Coppa Italia 2014 a Roma e del tifoso interista di Varese prima di un Inter-Napoli del 2018, erano tutti avvenuti all’esterno degli stadi. Questo particolare aveva premiato il nuovo corso inaugurato negli anni 2000 dai ministri Pisanu e Maroni che avevano progressivamente allontanato le forze dell’ordine dall’interno degli impianti.
Scene come quelle sono sempre più rare. Per questo si prevede che la Giustizia sportiva infliggerà le sanzioni più pesanti; per quantificarle bisognerà leggere il contenuto delle carte consegnate dagli ispettori della Procura Federale. Scontata una maxi-multa per i due club, fino a 40.000 euro, non si esclude la chiusura delle curve dei due stadi per almeno un turno.
Se i tifosi napoletani sono quelli apparsi più coinvolti negli scontri, la responsabilità oggettiva più pesante sarebbe da addebitare allo Spezia in qualità di società organizzatrice dell’evento. Come sono infatti rare le scene di scontri negli stadi, è altrettanto raro vedere nel 2022 tifoserie non amiche separate solo da una sottile barriera di plexiglass.
L’ultima pesante sanzione in tal senso risale alla stagione 2008/2009 quando in seguito ai fatti di Roma-Napoli vennero chiuse per quattro turni, poi ridotti a tre, le due curve del San Paolo. Solo in seguito si capì che la decisione della Giustizia sportiva era stata condizionata da vicende, come quelle mai chiarite del treno preso d’assalto dagli ultras, avvenute fuori dall’Olimpico.
Se i tifosi napoletani sono quelli apparsi più coinvolti negli scontri, la responsabilità oggettiva più pesante sarebbe da addebitare allo Spezia in qualità di società organizzatrice dell’evento. Come sono infatti rare le scene di scontri negli stadi, è altrettanto raro vedere nel 2022 tifoserie non amiche separate solo da una sottile barriera di plexiglass.
L’ultima pesante sanzione in tal senso risale alla stagione 2008/2009 quando in seguito ai fatti di Roma-Napoli vennero chiuse per quattro turni, poi ridotti a tre, le due curve del San Paolo. Solo in seguito si capì che la decisione della Giustizia sportiva era stata condizionata da vicende, come quelle mai chiarite del treno preso d’assalto dagli ultras, avvenute fuori dall’Olimpico.