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Italia-Inghilterra a marzo a Napoli tra cabala e pericoli?

L’Italia potrebbe tornare a giocare a Napoli dopo quasi dieci anni. La vicenda sarebbe al centro di un colloquio tra Aurelio De Laurentiis e Gabriele Gravina.
In molti puntano sulla partita di qualificazione agli Europei del 2024 che si giocherà il prossimo 25 marzo contro l’Inghilterra. E’ la rivincita della finale degli Europei del 2021 a Wembley e potrebbe disputarsi allo stadio Diego Armando Maradona, proprio nello stadio che porta il nome di chi agli inglesi segnò il gol più beffardo con la famosa “mano de Dios” in Messico.

De Laurentiis vuole fortemente ricucire il rapporto con la Federazione e avrebbe deciso, con l’ok del sindaco Manfredi, di riportare l’Italia a Napoli. Ma non mancano dubbi scaramantici e pericoli per l’ordine pubblico.
I primi: nelle ultime tre partite al San Paolo, tutte contro avversari modesti, l’Italia non ha mai vinto: 1-1 con la Serbia nel 2002, 1-1 con la Lituania nel 2006, 2-2 con l’Armenia nell’ultimo match del 2013.
I secondi: Napoli è una piazza calda con un tifo considerato pericoloso in Europa. Ci sono timori per l’arrivo di migliaia di inglesi, molti dei quali facenti parti di tifoserie non proprio in buoni rapporti con gli ultras partenopei.

E poi c’è il pericolo più grosso: la non curanza. Napoli si sente sempre meno italiana per colpa delle offese continue, di discriminazioni subite, di un ritrovato orgoglio intorno ad una squadra, piena di africani e di napoletani acquisiti, che sta vincendo “contro tutto e contro tutti”, parafrasando una celebre frase di Diego Armando Maradona dopo una sconfitta a Firenze causata anche da un contestatissimo arbitraggio.

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