E’ tornato a sorpresa allo stadio. E’ un cappello speciale, un dono speciale che un amico speciale di Milano Azzurra ci ha voluto fare in passato. Un cappello che abbiamo custodito con cura e amore e che domenica sera Lino Cascelli ha riportato a San Siro per quella che il nostro Angelo Biondo avrebbe definito “un sofferto pareggio col Pisa“.

Quel regalo era stato fatto al nostro compianto Biondo nell’ultima fase della malattia quando in tanti gli avevano fatto visita nella sua casa di Cinisello Balsamo. Dalla sua scomparsa per molti non è mai più stato come prima, ma era proprio questo il momento per tornare a guardare la partita del Napoli con la protezione di quel cappello speciale. Chissà che non abbia portato bene quando il turco del Pisa ha sbagliato il rigore decisivo.

Di certo non è sfuggito agli osservatori più attenti, così come non è sfuggita la presenza del nostro responsabile organizzativo Lino Cascelli, le cui presenze allo stadio sono meno frequenti del passato nel corso degli ultimi anni.
Il Biondo sarebbe stato contento di vedere cosa è diventato il gruppo Milano Azzurra negli ultimi due anni, sarebbe stato contento di vedere come la nuova generazione stia dando un contributo importantissimo alla causa della comunità napoletana di Milano ma anche alla squadra, sostenuta con passione e rumore soprattutto nelle trasferte vietate come quella di San Siro.

Anche per questo la presenza di quel “cappello internazionale” aveva un significato più profondo e netto. L’ultima trasferta del Biondo al seguito del Napoli risale alla partita di ottobre 2022 a Cremona; non era riuscito a venire con noi a Bergamo (dove eravamo in 3) perché il caos biglietti aveva frenato pure lui. Aveva però avuto il tempo di sottolineare in un post su Facebook come avessimo invaso Cremona, dove ci avevano accolto insolitamente bene, in oltre 7.000.