Il tifoso di Lione: “Garcia è una sciagura, un mediocre lamentoso che rappresenta il peggio dei francesi”
E’ già bufera dopo l’ufficializzazione da parte di Aurelio De Laurentiis del nome del nuovo allenatore del Napoli: Rudi Garcia divide la piazza e desta perplessità anche in chi ha sempre sostenuto le scelte del patron azzurro.
Una delle testimonianze più inquietanti, soprattutto per autorevolezza territoriale, è quella del nostro Anzo De Filippo (nella foto all’Allianz Stadium con il tatuaggio dello Scudetto), francese di origini torresi, iscritto a Milano Azzurra e con un passato lunghissimo a Lione. Garcia ha allenato proprio l’Olimpique portandolo peraltro alla semifinale di Champions League nel 2020. “Non immaginate neanche chi sia il soggetto che il presidente ha preso come allenatore – ha spiegato Anzo in un messaggio in una chat del nostro gruppo – Sono di Lione e so bene cosa è successo: ha messo fuori il direttore sportivo, che era il grande Juninho, ha rovinato tutto l’ambiente. Dovevamo aprire un ciclo, prendiamo un mediocre ed è pure un aggettivo troppo generoso per lui. L’unica cosa che conforta è che il Napoli è forte“.
Poi un’accusa pesantissima che vale ancor di più se fatta da un francese che vive in Italia: “Garcia rappresenta il peggio di noi francesi, rappresenta tutte le cose negative che dei francesi vengono conosciute all’estero“.
Anzo ha lanciato l’allarme anche sulla gestione tecnica e ambientale: “Passare da Spalletti a Garcia è incredibile. Rischiamo che i nostri migliori giocatori chiedano di andare via, Garcia potrebbe rovinare Kvara e Osimhen chiedendo loro di cambiare ruolo; prepariamoci a cose assurde nel prossimo anno. Garcia è uno che sa solo piangere, per lui ogni sconfitta è colpa dell’arbitro o degli altri, mai sua. Sa solo vendersi bene, è un commerciale, ma al massimo potrebbe vendere tappeti“.
La speranza di tutti è che, come accaduto con Spalletti, l’aria di Napoli e la cronica fortuna di De Laurentiis tirino fuori il meglio del tecnico lasciando da parte comportamenti che ai tifosi più passionali possono non essere piaciuti. C’è anche chi si lamenta della moglie di Garcia, giornalista supetifosa della Roma, di 22 anni più giovane di lui. Insomma, la strada è in salita e non solo perché si parte dal primo posto e dal ricordo indelebile di Luciano Spalletti.