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Divieti di trasferta: e due! Anche il Tar Lombardia sbugiarda il Prefetto

Potrebbe avere conseguenze importanti la vicenda relativa alla partita Como-Parma, giocata allo stadio Sinigaglia alla presenza in extremis dei tifosi ducali. Il Presidente del Tar Lombardia ha accolto un ricorso ed ha annullato il divieto di acquisto dei biglietti per i residenti in provincia di Parma disposto dal Prefetto di Como.

Le motivazioni sono molto simili a quelle con le quali il Presidente del Tar Piemonte aveva accolto il ricorso degli avvocati Erich Grimaldi e Luca Rubinacci contro il divieto di trasferta per i residenti in provincia di Napoli in occasione della partita dello scorso settembre a Torino contro la Juventus.
E quanto accaduto davanti al giudice amministrativo lombardo rafforza il provvedimento del collega piemontese inviando un secondo segnale forte: lo Stato non può vietare la libertà di movimento e di assistere una partita punendo indiscriminatamente migliaia di persone per le condotte di pochi che sono facilmente individuabili.
Sarà ora interessante capire cosa accadrà quando i ricorsi saranno esaminati nel merito. L’impressione è che il Ministero dell’Interno si avvii ad essere richiamato a più miti consigli dai giudici amministrativi.




Questo non cambierà ovviamente le cose per quanto riguarda partite obiettivamente a rischio (Napoli-Inter, Roma-Napoli su tutte) ma eviterà che vengano presi provvedimenti restrittivi abnormi più per scopo punitivo, sostituendosi al Giudice Sportivo, che per reale prevenzione.

E non solo: stanno già partendo decine di richieste di risarcimento da parte dei tifosi napoletani che hanno perso i soldi di prenotazioni di voli e alberghi in occasione di Juventus-Napoli.

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