Da mezza Italia messaggi per “ReCecconi”; e tanti genoani rivogliono il gemellaggio
E’ impressionante il numero di messaggi inviati per ricordare Luciano ReCecconi, uno dei simboli del tifo napoletano scomparso mercoledì dopo una lunga malattia.
Sono arrivati da ogni parte d’Italia dove in tantissimi hanno voluto esporre striscioni all’interno e all’esterno degli stadi. Moltissimi quelli realizzati dalle tifoserie campane, con Caserta, Avellino e Castellammare di Stabia in prima fila.
In occasione delle partite del weekend diversi striscioni sono stati esposti dentro e fuori i confini nazionali, come a Catania, a Perugia in Curva Nord, a Plovdiv e a Rotterdam sotto lo stadio del Feyenoord.
MOLTO SIGNIFICATIVI I MESSAGGI DI DORIANI E MILANISTI
Luciano ha unito praticamente tutti, con poche eccezioni; ci sono le tifoserie amiche e ci sono le tifoserie rivali, con i doriani di Tito Cucchiaroni che hanno esposto uno striscione “Grande uomo e grande ultras“. E domenica sera a Firenze i pochi milanisti presenti (causa ridotte dimensioni del “formaggino”) hanno sistemato in bella mostra un altro striscione commemorativo.
Le delegazioni di tifosi di Genoa, Ancona e Taranto erano presenti durante il corteo sotto lo stadio Maradona e a Ponticelli in occasione dell’ultimo saluto. Sono tre la tifoserie con le quali i napoletani mantengono rapporti di amicizia, con gli anconetani spesso al Maradona e diversi gruppi partenopei allo stadio Del Conero.
Ma sono le dimensioni e il tenore del messaggio dello striscione dei genoani a colpire. Già nei giorni che avevano preceduto la scomparsa di ReCecconi, sotto alcuni post sui social erano tantissimi i tifosi del grifone che – nel pregare per Luciano – sottolineavano la necessità di un ritorno del gemellaggio, incrinato (più che rotto) da una vicenda legata ad un altro striscione. Rappresentanti di entrambe le parti ne avrebbero parlato a margine del funerale, si capirà qualcosa di più all’avvicinarsi dello scontro diretto poco prima di Natale a Marassi.