“Quelli di Napoli sono stati anni bellissimi per me e per tutti perché per la prima volta cambiarono gli equilibri italiani che erano sbilanciati verso Nord“. Lo ha detto Massimo Crippa (nella foto), ospite d’onore della seconda edizione del memorial “Diego Armando Maradona” che si è svolto a Trezzano sul Naviglio.L’ex centrocampista azzurro è intervenuto durante la diretta di Radio Vetrina. “Per decenni Juventus, Inter e Milan si dividevano quasi tutti i titoli da sempre, era difficile giocare contro di loro anche dal punto di vista arbitrale. Diego ci dava quel qualcosa in più anche fuori dal campo ed era questo uno dei segreti di quel Napoli; mi vengono i brividi solo a ricordare quei momenti“.

ITALIA ’90: “SCARTATO DA VICINI NEL MIO ANNO MIGLIORE”

Con il Napoli ha vinto la Coppa Uefa nel 1989, lo Scudetto nel 1990 e la Supercoppa Italiana segnando pure uno dei cinque gol alla Juventus. A distanza di 33 anni Crippa è tornato a parlare della mancata convocazione a Italia ’90 da parte di Azeglio Vicini: “Ammetto che ci penso ancora, ammetto che fu dura accettare di restare fuori dai 22 azzurri; poi se penso a come è andata mi viene ancora più rammarico. Venivo forse dal miglior campionato della mia carriera e pensavo davvero di meritare la convocazione per quell’avventura, ma andò diversamente. La verità è che se non facevi parte dei tre grandi club è molto più difficile entrare nel giro della Nazionale“.
E con Crippa si è parlato anche del Napoli di oggi, fresco di impresa: “Uno Scudetto meritatissimo, la squadra di Spalletti ha dominato in lungo e in largo giocando bene per tutta la stagione – ha commentato l’ex centrocampista azzurro – E’ stato un trionfo, c’è stata una netta superiorità da tutti i punti di vista. Dispiace solo che nel momento della sfida decisiva in Champions League sia mancato il miglior Osimhen, altrimenti forse a contendere la Coppa al City poteva esserci il Napoli“.