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Union Berlino-Napoli: nessun incidente, ma tanto caos dopo la partita

È stata una trasferta tranquilla quella di Berlino ma non priva di disagi. Sul fronte dell’ordine pubblico è andato tutto bene.

I circa 3.000 tifosi napoletani che avevano acquistato il biglietto del settore ospiti hanno solo dovuto affrontare un lungo giro dello stadio per raggiungere i loro varchi, peraltro sotto una debole ma incessante pioggia. Tutto bene all’interno dell’impianto con il grosso dei gruppi nell’anello inferiore a guidare il tifo azzurro e altri meno numerosi (ma cantanti e rumorosi) nella parte superiore. È stato anche esposto uno striscione “Berlino è solo biancazzurra” a sostegno dei tifosi dell’Hertha.
Si è tenuto testa ai 65.000 berlinesi vestiti di rosso che hanno incitato l’Union per tutto l’incontro. Il gol di Raspadori con tanto di corsa liberaroria proprio sotto la curva ha acceso gli animi.

Il post partita è stato anomalo. A differenza di quanto avviene in altre città, soprattutto in Italia con Genova rossoblù esclusa, i cancelli sono stati aperti pochi minuti dopo il fischio finale e i tifosi azzurri hanno potuto lasciare subito l’impianto. Ma sono stati fermati dall’impressionante servizio d’ordine nei pressi della stazione della metropolitana Olympiastadion finché il deflusso dei supporters di casa non fosse stato completato. A disposizione dei tifosi azzurri c’erano diverse corse speciali della metro fino alla stazione Zoogarten. Tutto bene per il primo treno, molto peggio il secondo che a causa di un problema tecnico ad una porta – non si sa ae causato da qualcuno all’interno del convoglio – è rimasto fermo per quasi 30 minuti nella stazione di Theodor Heuss Platz (nella foto a destra). Sulla banchina c’erano un paio di tifosi dell’Union visibilmente ubriachi che hanno iniziato a provocare i napoletani costringendo i poliziotti ad intervenire per portarli fuori. Il treno è poi giunto allo Zoo di Berlino all’una di notte quando ormai non c’erano più corse della metro.
I napoletani, tra i quali numerosi esponenti dei gruppi ultras, sono stati a questo punto “sequestrati” in stazione: potevano solo salire sui treni diretti in aeroporto. Chi aveva prenotato l’albergo ha invano spiegato di dover uscire dalla morsa dei controlli. Decisiva la presenza di napoletani emigrati in Germania che hanno mediato parlando in tedesco conci polziotti. Solo dopo oltre 20 minuti di trattative in tanti sono riusciti a venirne fuori per poi cercare taxi o Uber e tornare in albergo non prima dell’1.30.
In ultimo, molti tifosi azzurri hanno rischiato di perdere il volo di rientro mercoledì mattina da Berlino Brandeburgo a causa della lentezza dei controlli in aeroporto (fino a 80 minuti di coda).

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