Potrebbe rischiare grosso un tifoso juventino che, ritwittando e commentando l’ennesimo episodio di becera propaganda diffamatoria delle pagine bianconere, ha fatto riferimenti chiari ad un presunto episodio di assunzione di sostanze proibite da parte di Victor Osimhen durante un intervento dei sanitari del Napoli nel corso della partita con la Lazio.

Nonostante le repliche dei tifosi azzurri, che gli facevano notare l’assurdità del tutto perché sotto l’occhio delle telecamera, tale Enrico Vitale (El Paloma) ha rincarato la dose continuando a insinuare e poi, come spesso capita ai leoni da tastiera nascosti dietro uno schermo, ad offendere i simboli della napoletanità, da Maradona agli altri. Qualcuno ha replicato taggando nel tweet di risposta il presidente De Laurentiis, lo stesso Victor Osimhen e poi il procuratore del nigeriano, Roberto Calenda, invitando i tre a presentare querela nei confronti di tale signore.

RISATE PER IL FERIMENTO DI UN BAMBINO: L’ULTIMA PORCATA DI TALE PALOMA

In tutta risposta, lo juventino ha postato un altro screenshot nel quale si evidenzia l’episodio del ferimento del giovanissimo tifoso azzurro durante il lancio di petardi di supporters laziali in Curva A. Lo ha sottolineato con le risate. Rideva per il ferimento di un bambino! Ed è per questo che è stato sommerso di insulti. Poco dopo ha cancellato il suo profilo Twitter, ma tanti utenti avevano già effettuato tutti gli screenshot e li avevano girato ai diretti interessati.

Secondo indiscrezioni, Calenda starebbe seriamente pensando di intervenire con il suo legale allo scopo di farla pagare a tutti i diffamatori. In rete – e non solo – la macchina del fango juventina, già presente attraverso i vari opinionisti televisivi (Zuliani su tutti), è diventata nuovamente forte.

Molti tifosi bianconeri, specialisti nel fare negazionismo dal doping a Calciopoli, stanno prendendo di mira Osimhen per il suo poco chiaro acquisto dal Lille; come sempre hanno fatto (emblematico il caso dell’accostamento all’Inter per Calciopoli), tentano di paragonare situazioni molto diverse per fare confusione e sostenere che la non restituzione dei 15 punti sarebbe una vergogna.

Ora Osimhen e il suo procuratore, dopo i gol dello scorso 13 gennaio, hanno la possibilità di fare male ancora una volta a questi tifosi diffamatori con una querela e una richiesta di risarcimento danni.