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Napoli-Salernitana verso conferma al sabato; si teme anche rivolta dei tifosi con programma già fatto

La partita Napoli-Salernitana potrebbe regolarmente giocarsi sabato 29 aprile alle ore 15.00. E’ quanto appreso da Milano Azzurra da fonti vicine alle Istituzioni; per ora si tratta di indiscrezioni. Alla base dello stop allo spostamento alla domenica, frutto di ore e giorni di parole in libertà, una serie di riflessioni sulla complessità del meccanismo.
Per rinviare Napoli-Salernitana di 24 o 26 ore si sarebbe dovuto disporre anche lo spostamento della partita Udinese-Napoli, attualmente in programma martedì 2 maggio alle ore 20.45. Non si può infatti giocare a distanza di soli due giorni solari.
Tale spostamento avrebbe prodotto, tra gli altri antipatici effetti, un clamoroso rischio di incrocio tra tifosi del Napoli e della Roma il giorno 3 maggio quando i giallorossi giocheranno di sera al Brianteo contro il Monza. Le due tifoserie si erano scontrate lo scorso 8 maggio proprio in autostrada e per quei fatti era scattato uno stop di due mesi alle trasferte dei residenti nelle province di Roma e Napoli. Il Viminale non vuole questo spostamento.

RIVOLTA DEI TIFOSI DI FUORI NAPOLI: CI RISARCITE TUTTO?

Ma alla base dei dubbi, che potrebbero portare quindi alla conferma delle due partite al sabato pomeriggio e al martedì sera, ci sono anche quelli sul breve preavviso. Già in queste ore, davanti alle voci sul possibile spostamento, era andata in scena la protesta di tantissimi tifosi azzurri soprattutto nel Centro e del Nord Italia: alcuni si erano organizzati da tempo per venire a Napoli nel weekend e ora rischiano di vedere andare tutto in fumo perché non possono trovare un alloggio anche domenica sera causa sovraffollamento di turisti; altri hanno acquistato biglietto di Udinese-Napoli prendendo giorni di ferie o prolungando il Ponte di un giorno anche attraverso grandi sacrifici per motivi organizzativi e logistici; lo spostamento a mercoledì li vanificherebbe e c’è chi si dice pronto a fare causa alla Lega Calcio e in generale allo Stato.
La mancanza di rispetto nei confronti dei supporters azzurri, soprattutto quelli di fuori Napoli, era apparsa evidente dopo le pressioni per lo spostamento del match. Tra l’altro, la scaramanzia vorrebbe che la squadra di Spalletti debba prima giocare e poi eventualmente vincere con la Salernitana; allo stesso modo non è detto che l’Inter fermi la Lazio che, a parte lo stop con il Torino, vince stabilmente da un mese e mezzo tutte le sue partite.
L’auspicio è dunque che tutto resti invariato, che la festa possa esplodere spontaneamente e ordinatamente e che al Maradona domenica possano al massimo essere proiettate le immagini della partita Inter-Lazio per concentrare la festa intorno allo stadio. Sarebbe questa l’idea di De Laurentiis che avrebbe già ricevuto l’ok dal Comune e della Lega Calcio. Al momento ogni scenario resta possibile, soprattutto in un Paese dove non a caso nel 1961 Pietro Germi diresse “Divorzio all’italiana”; ecco, all’italiana…

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