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Cori razzisti contro Lukaku: confermato Daspo a juventino calabrese

E’ titolare di un esercizio commerciale a Vibo Valentia l’uomo che è stato definitivamente condannato dalla Cassazione a scontare 5 anni di Daspo per i buuu razzisti nei confronti del calciatore Romero Lukaku, all’epoca attaccante dell’Inter, in occasione di una partita di Coppa Italia della scorsa stagione all’Allianz Stadium.
Il provvedimento di divieto di accesso agli stadi con contestuale obbligo di firma alla fine del primo tempo di ogni partita dei bianconeri era stato emesso poco dopo i fatti dalla Questura di Torino. Il ricorso è stato però respinto dalla Corte di Cassazione che ha così stabilito un principio importante in tema di cori e atti di discriminazione.
Colpisce il fatto che a rendersi protagonista di tale gesto sia stato uno “juventino calabrese” che di discriminazioni, razzismo e altre cose poco edificanti dovrebbe essere esperto. In realtà c’è poco da sorprendersi: lo scorso 8 gennaio, in occasione della partita Juventus-Napoli, fece scalpore il video che ritraeva il nostro “zio Massimo” discutere a distanza con alcuni tifosi bianconeri della Curva Nord; chi rideva dietro lo smartphone aveva marcato accento campano e solo poco dopo si sarebbe scoperto essere un ragazzo del Vallo di Lauro, al confine tra Nolano e provincia di Avellino.

 

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